glossario
S
Per soli (solis in spagnolo) s’intende una parte solista eseguita da tutta la sezione; data la conformazione dell’orchestra tipica i solis vengono eseguiti dai bandoneones o dai violini. Il solo, naturalmente si riferisce all’esecuzione di uno strumento solista.
T
Col termine “tessitura” intendiamo l’estensione ed il timbro di uno strumento o di una voce. L’estensione è rappresentata dalle note eseguibili da un dato strumento, ma il DO prodotto da un flauto ci risulta diverso dallo stesso DO eseguito da un violino; la causa sta nei suoni armonici (frequenze multiple della nota fondamentale), che variano per cause fisiche tra i vari strumenti e li caratterizzano ognuno col proprio timbro. Dicendo tessitura strumentale si intende il risultato sonico che si ottiene combinando tra loro il suono di vari strumenti durante l’esecuzione, ed è il risultato dell’arrangiamento musicale. L’arrangiatore esperto modella il risultato sonico dell’esecuzione assegnando i suoni, che compongono melodia ed armonia, ed il ritmo, ai vari strumenti a seconda dell’effetto che intende ottenere. La melodia suonata dai bandoneones cogli archi pizzicati di accompagnamento comporterà, per esempio, un effetto completamente diverso da quanto si otterrebbe facendo eseguire la melodia agli archi e l’accompagnamento ritmico ai bandoneones.
Quando battiamo il tempo col piede possiamo individuare due movimenti: quando il piede batte a terra, quel momento si chiama battere; quando l’alziamo per preparare il prossimo “battere” quel momento si chiama “levare”. Possiamo quindi immaginare che ogni tempo musicale sia divisibile in due: u-no / du-e / tre-e / quat-tro. Immaginiamo che al posto dei numeri usiamo Ro-ma / Ro-ma / Ro-ma / Ro-ma cioè due sillabe per ogni impulso. Se in un impulso volessimo fare una terzina dovremmo sostituire a “Ro-ma” la parola Na-po-li, ma eseguita nella stessa unità di tempo tra un “Battere” ed un altro. Otterremmo: ro-ma / ro-ma / na-po-li / ro-ma e sentiamo che il ritmo cambia in corrispondenza di Napoli che è una terzina, cioè tre note che occupano il posto di due.